Ecuador: Un presidio medico disperso nella cordigliera

Suor Josefa Lovato, 50 anni di missione in Ecuador, vuole aprire un dispensario sulle Ande per curare la povera gente della missione di Apuela.

Suor Josefa Lovato, della Congregazione delle suore Salesiane, è in missione in Ecuador dal 1970, prima a Esmeraldas, dove è rimasta per 25 anni, poi ad Apuela.
Cinquant’anni di missione, iniziata quando la povertà era molta e le risorse poche, sollevando il dolore con qualche pastiglia, educando, evangelizzando, vedendo i bambini crescere e mettere su famiglia. «La vocazione religiosa è il più bel regalo che il Signore mi ha fatto. Tutta la vita spesa per Lui e gli altri non basterà per dirgli il mio grazie e l'immensa gratitudine che ho in cuore».
Apuela si trova sulla cordigliera occidentale andina, ai piedi del Cotacachi, tra 1.600 e 2.000 metri di altezza. Qui, nella parrocchia di San Bartolomeo, lavora suor Josefa.

È una parrocchia rurale in cui i campesinos, in gran parte di religione cattolica, vivono faticosamente di quello che possono produrre ogni giorno con il povero lavoro nei campi.
In questa comunità dispersa tra le Ande il sogno di suor Josefa è iniziare la ricostruzione del fatiscente Centro Pastorale della comunità, partendo dal tetto, per poter ricavare al suo interno uno spazio adeguato da dedicare al servizio di dispensario medico e farmacia. Servirà per curare la povera gente di questa zona, a cui fanno riferimento 7 parrocchie.
Il centro viene usato anche per la catechesi e le attività parrocchiali e alla sua sistemazione parteciperà gratuitamente anche tutta la comunità, aiutando come possibile.

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