Classe 1985, don Pietro Parzani è un sacerdote partito da Brescia nel 2018 per recarsi in Mozambico, prestando servizio come fidei donum nella diocesi di Inhambane.
Dopo i primi tre anni passati nella parrocchia di Morrumbene, oggi ha un nuovo incarico nella zona di Mapinhane, dove sarà rettore del Seminario minore e parroco.
È una realtà più arretrata e povera rispetto alla precedente e si trova in un territorio assetato.
Ci sono numerosi campi che sarebbe possibile coltivare ma molti sono abbandonati ed esposti al ciclico alternarsi di siccità e alluvioni.
Sarebbe importante renderli nuovamente produttivi, come conferma don Pietro: «Sono appena arrivato e non conosco ancora bene le necessità della gente, ma una cosa è certa: uno dei problemi maggiori è la carenza d'acqua. È un aspetto essenziale per la vita e in questa zona ce n'è un estremo bisogno. Quando piove si arriva a raccogliere l'acqua ovunque cada per non dispenderla. Per avere acqua da bere e far ripartire l’agricoltura, se pur di sussistenza, serve scavare un pozzo».
Per approfondire
Chi sono i fidei donum.
I Fidei donum (dal latino «dono di fede») sono presbiteri, diaconi, laici diocesani che vengono inviati a realizzare un servizio temporaneo (di norma da 3 a 15 anni) in un territorio di missione dove esiste già una diocesi. L'incarico prevede una convenzione stipulata tra il vescovo che invia, quello che riceve e il missionario stesso. L’espressione fidei donum è nata nel 1957 dall’omonima enciclica di papa Pio XII.
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