Le Suore della Beata Vergine, congregazione fondata a Cremona nel 1610, operano nel villaggio di Tabaka, nel sud Ovest del Kenya, dal 1964. Kisii è uno dei tre distretti più poveri del Paese. La mortalità infantile e materna è elevatissima, così come l’abbandono scolastico, soprattutto delle ragazze.
«Molte bambine vengono date in sposa giovanissime e subiscono abusi sessuali, violenze domestiche e orrende mutilazioni genitali. Le credenze locali infatti considerano legittime e normali queste pratiche inaccettabili a cui si aggiungono la poligamia, lo sfruttamento minore, il furto di bestiame» ci racconta suor Maria Giovanna Moraa, Superiora Provinciale.
La povertà culturale si intreccia a una profonda povertà economica e alla totale assenza di infrastrutture, purtroppo tipica di molte realtà africane isolate.
In questo contesto le suore hanno aperto una scuola materna in cui, ogni giorno, ricordano l'importanza dell'educazione e l’impatto devastante e negativo delle mutilazioni.
Offrono inoltre servizi di consulenza e riabilitazione alle vittime di queste pratiche e combattono i matrimoni precoci, cercando di dare alle ragazze la possibilità di mantenersi da sole.
Proprio in questa direzione si muove l’ultima idea: realizzare per 30 ragazze vittime di violenza e abusi un corso di sartoria, in modo che possano ottenere un impiego e provvedere a loro stesse e alle famiglie.
Le suore insegneranno alle giovani il mestiere in uno spazio che hanno già costruito e attrezzato. Mancano solo 30 macchine da cucire.
Progetto completato. Grazie ai benefattori!
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[Idp 105796 del 1 settembre 2023]
[Idp 105712 del 1 maggio 2023]
[Idp 105656 del 24 marzo 2023]
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