Suor Lucy Muchwe, della Congregazione delle Piccole Figlie di San Giuseppe, è infermiera nel “Centro Sanitario Baldo Ippolita”, situato a Mukuru, una zona che fa parte delle immense baraccopoli da cui è circondata Nairobi, capitale del Kenya. Con una popolazione che supera i centomila abitanti, è una delle periferie di cui parla spesso papa Francesco. Nella struttura vengono assistiti e curati gratuitamente, tra gli altri, molti bambini disabili.
Alcuni mesi fa il pozzo che forniva l'acqua al “Centro Sanitario” ha cessato di funzionare: è crollato e ora è necessario scavarne un altro.
Nel pieno dell'emergenza da Covid-19, il Centro Sanitario si ritrova perciò senz’acqua. Ma un ospedale senz’acqua non può funzionare… e nemmeno può essere chiuso: a chi altri potrebbero rivolgersi i moltissimi pazienti che vivono nelle baracche o nei palazzoni che sembrano formicai?
Suor Lucy si è rivolta per questo a Cuore Amico, scrivendoci: «Un ospedale senz'acqua è come un corpo senza sangue! Pur in questa emergenza sanitaria dettata dal Covid-19 devo continuare a svolgere la mia missione e mi rivolgo a voi. Vi allungo la mano perché mi aiutiate a scavare questo santo pozzo per riavere l'acqua per pulire e disinfettare il nostro Centro, fonte di speranza per tante persone».
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