Nel centro Zanj Makenson - creato da Missione Belém nel 2010 a Wharf Jeremie, baraccopoli di lamiere e stracci costruita su una discarica di rifiuti nello slum di Port-au-Prince - 2.000 bambini amorevolmente accuditi da padre Giampietro Carraro e suor Vanessa, oggi non hanno più corrente elettrica né acqua pulita da bere e il cibo è quasi introvabile, anche a costi elevatissimi.
Negli ultimi mesi infatti caos istituzionale, corruzione ed interessi economici conniventi hanno lasciato la gente di Haiti, già martoriata da terremoti e tifoni, alla violenza delle gang.
Omicidi, sequestri e stupri sono all’ordine del giorno. I criminali hanno totalmente bloccato i rifornimenti di petrolio all’intera isola, lasciando la popolazione senza elettricità e carburanti. Uffici, scuole, ospedali, rifornimenti di acqua e cibo sono bloccati. Le persone fuggono dai quartieri presi in ostaggio dalle bande.
La carestia ha colpito l’isola. Nelle baraccopoli la popolazione ha raggiunto condizioni catastrofiche di insicurezza alimentare: 4,7 milioni di persone sono alla fame e il colera ha cominciato a diffondersi a macchia d’olio.
Pochi sono coloro che decidono di restare a fianco della popolazione, in condizioni disperate. Padre Giampietro e suor Renata sono tra questi e chiedono disperatamente aiuto per sostenere i costi del trasporto di acqua e dell’acquisto di riso e fagioli per i loro bambini.
Aiutiamoli a continuare a essere un’ancora nella tempesta più buia.
Progetto completato. Grazie ai benefattori!
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[Idp 105664 del 1 marzo 2023]
[Idp 104568 del 2 giugno 2021]
[Idp 105087 del 1 aprile 2021]
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