“Xorladi” nel dialetto Ewe significa “salvare vite”. Una parola che racchiude in sé il grande obiettivo che le suore, insieme al volontario Ettore Barion, portano avanti nel piccolo villaggio di Sokode Gbogame.
La loro opera è il Centro "Xorladi”, piccolo complesso comunitario dove vengono accolti bambini vulnerabili: disabili, orfani e bimbi etichettati come “maledetti”, in quanto affetti da gravi malattie.
Questo centro, oggi composto da due case-famiglia realizzate tra il 2021 e il 2023, ospita già diciassette bambini, ma il traguardo è quello di accoglierne tanti altri che, senza questo centro, non avrebbero alcuna speranza.
«Il progetto prevede la realizzazione di quattro case-famiglia. Entro i prossimi anni vorremmo realizzare la terza e la quarta struttura, così da riuscire ad accogliere un totale di circa 80 bambini».
La video testimonianza di Ettore Barion
«Nel centro oggi trovano posto tanti bimbi in difficoltà come il piccolo Johnny, tre anni, affetto da paralisi celebrale e salvato dalle mani di parenti che lo volevano eliminare. Oppure Shalom, sette anni, orfana e malata di Aids».
Ettore ci racconta storie difficili che, se sostenute insieme, diventano vite salvate.
«Il vostro supporto per la realizzazione delle due case e per i bisogni dei nostri piccoli sarà per noi vita. Grazie fin da ora».
Aiutiamo a costruire una nuova casa-famiglia donando: un letto (50 euro); un infisso (150 euro); opere murarie (500 euro); impianto elettrico (600 euro).
[Idp 105754 del 1 giugno 2023]
Un pozzo per la scuola di Nsaba[Idp 105601 del 23 dicembre 2022]
I pozzi di fra Martino[Idp 105132 del 1 ottobre 2022]
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