Abbiamo capito in Italia con il Covid-19 l’importanza di un sistema sanitario accessibile a tutti e dotato delle necessarie attrezzature. Abbiamo anche subìto le conseguenze tragiche quando uno di questi presupposti viene meno.
Questa è invece la condizione usuale in Camerun, dove il sistema sanitario è totalmente privatizzato. Negli ospedali c’è, molto spesso, carenza di dotazioni essenziali per assistere i pazienti. Le cure, anche di base, sono a pagamento e la maggioranza della popolazione non vi ha accesso, non potendoselo permettere.
«Se stai davvero male e devi andare in ospedale devi anzitutto avere soldi: per la visita, per fare un’iniezione, per i medicinali e, perfino, per prendere la temperatura con il termometro. Ogni giorno vedo con i miei occhi pazienti che rischiano la vita ». Sono le parole di Ilaria Tinelli, missionaria laica nella regione del Camerun meridionale dove, per la Diocesi di Sangmelima, coordina 13 dispensari nei quali si offrono cure mediche gratuite, o quasi, alla popolazione.
In questi centri, che si trovano spesso nella foresta, medici e infermieri sono impegnati ogni giorno a salvare vite umane con attrezzature inefficienti o usurate, quando poi non mancano del tutto.
«La Diocesi non dispone di risorse sufficienti e abbiamo bisogno di materiale per i medicamenti e medicine. Ma anche di letti e materassi, bilance per neonati e lettini per partorienti. Ho pensato che Cuore Amico potesse aiutarmi a migliorare le condizioni di cura per la popolazione di Sangmelima e, per questo, mi rivolgo a voi con fiducia».
Progetto completato. Grazie ai benefattori!
Scegli un altro progetto che ha ancora bisogno di aiuto! Prima pagina »»
[Idp 106065 del 1 agosto 2024]
Un asilo e un doposcuola
Le Suore Domenicane vorrebbero dar vita a un asilo dove le mamme possano lasciare i figli più piccoli e un doposcuola per sottrarre i ragazzi più grandi alla strada.
[Idp 106055 del 1 luglio 2024]
Acqua viva per la scuola
Le Suore Domenicane della Beata Imelda, che gestiscono un istituto con sempre più giovani iscritti, chiedono un aiuto per costruire un pozzo a Balikumbat.
[Idp 106000 del 1 aprile 2024]
Per spezzare il "Circuito della Fame"
L'Arcidiocesi di Garoua visto il sottosviluppo di molte famiglie pensa a progetti di microcredito. Gabriella Lorenzi è stata per tanti anni in Camerun come fidei donum della diocesi di Milano e ringrazia chi continua a sostenere questi progetti.
Per ricevere ogni mese la rivista in pdf con le notizie sui progetti che sosteniamo in tutto il mondo.