Carissimo Don Armando,
nella mia breve visita in Italia ho avuto la gioia di riabbracciarti… Anche se gli anni passano e li portiamo impressi nel nostro viso, il cuore non invecchia mai, anzi pare che il desiderio di amare e di aiutare chi è nel bisogno si faccia sempre maggiore, non è così anche per te?
Qui in Brasile non è stato sufficiente il Covid a far soffrire, e morire, migliaia di persone. Ci si mettono anche le sue conseguenze che hanno creato disoccupazione, fame e tanto tanto dolore. Per completare il quadro mancava anche questa guerra assurda che sta mietendo giovani vite innocenti, semina paura e disperazione.
Quanta crudeltà, quante lacrime, quante vite stroncate senza un motivo!
Noi preghiamo, confidiamo e speriamo fiduciosi nell'aiuto di Dio che non ci ha creati per questo. Che Lui illumini i responsabili perché quanto prima cessino con tanta barbarie.
Se ti scrivo, avrai già capito che ho bisogno di aiuto. Devo riuscire a sfamare tante famiglie con bimbi innocenti. La nostra forte preoccupazione è in questo momento preparare ceste di alimenti perché almeno non manchi il necessario. Ne prepariamo 300 e più ogni settimana. Sembrano numeri esagerati, ma ti confesso che la fame è la più brutta malattia. Per questo stendo la mano a Cuore Amico, perché se è nelle sue possibilità ci dia una mano. Affido questa mia richiesta a Lui che tutto può, a te e a quanti hanno un cuore generoso. Intanto ti e vi assicuro tutti della mia preghiera. DEUS VE PAGUE!
Suor Daniela Giorgi, Ancelle della Carità
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