In questa zona arretrata dell'Uganda, dove gli abitanti vivono in capanne di paglia che sorgono nel fango, è molto diffusa l'Aids.
La malattia colpisce soprattutto le persone più vulnerabili che, non avendo quasi le risorse per i bisogni vitali elementari (mangiare, vestirsi, mandare i bambini a scuola), non riescono certamente a curarsi.
E tanti bambini, spesso orfani di entrambi i genitori sono morti dello stesso male.
La Chiesa di Lira ha attivato in passato una catena di solidarietà e progetti umanitari a cui ha contribuito anche Cuore Amico, con il dono di una capra gravida alle famiglie in cui è presente uno o più ammalati, aspettando in cambio uno dei capretti nati per darlo ad altre famiglie. Mons. Giuseppe Franzelli, vescovo emerito della diocesi, ringrazia i nostri benefattori grazie ai quali è stato possibile assistere molte persone. È una catena che ha però bisogno di essere ancora alimentata, perché medicine e generi alimentari per i malati non sono sufficienti.
Il vescovo, in visita ai nostri uffici, ci invita a non far venire meno il nostro aiuto e, nel salutarci, ci ha spronato con queste parole: «Intorno a me sono cambiate molte cose, ma non sono cambiati lo scopo e il senso della mia presenza a servizio della Chiesa a Lira e in Uganda. Coraggio, facciamo la nostra parte: io missionario in Uganda e voi missionari in Italia!».
Progetto completato. Grazie ai benefattori!
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[Idp 105808 del 1 ottobre 2023]
[Idp 105841 del 1 ottobre 2023]
[Idp 105789 del 1 agosto 2023]
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