Dopo la costruzione di due pozzi di acqua potabile con impianto di pompaggio nella baraccopoli di Chimbote, i volontari dell'Operazione Mato Grosso chiedono un aiuto per realizzarne altri tre. L'enorme agglomerato urbano, situato in una zona completamente desertica, cresce infatti velocemente per l'arrivo continuo di decine di migliaia di contadini, provenienti dalle foreste o dagli altopiani, che si insediano alla periferia, in baracche prive di qualunque servizio. Con l'aiuto del municipio, negli ultimi anni l'Omg [Link] ha inoltre edificato cinque asili dove più di 500 bambini e ragazzi si ritrovano, mangiano e imparano a stare insieme.
L'approvvigionamento idrico continua a essere un problema e costringe gli abitanti ad acquistare continuamente taniche da 20 litri di acqua.
L'idea è dunque quella di scavare altri tre pozzi. Uno a Chimbote stessa, l’altro nella frazione di Tangay, dove gli abitanti bevono acqua di un canale di scarico (col conseguente proliferare di infezioni), e il terzo ad Angas, sulle Ande, ai piedi della Cordillera Negra. Come per la volta precedente, anche in questo caso Bruno Bianchin, volontario dell'Omg, si fa portavoce della richiesta: «Con l'aiutissimo di Cuore Amico i primi due pozzi sono funzionanti! A luglio andrò ancora in Perù con altri volontari per scavare gli altri tre e insegnerò ai ragazzi del posto a usare le trivelle per continuare a cercare acqua anche quando noi saremo venuti via. Vi ringraziamo tutti tantissimo e moltissimo».
Progetto completato. Grazie ai benefattori!
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[Idp 105452 del 26 aprile 2022]
[Idp 105335 del 22 dicembre 2021]
[Idp 105260 del 22 novembre 2021]
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