E spesso anche con una marcia in più perché arricchiti, per grazia di Dio, di sapienza - come scrive suor Bruna –, di esperienze di vita, di valori grandi da coltivare.
Annunciatori e testimoni convinti della Parola, conservano una grande fiducia in Dio per quanto ancora possono fare nel campo della pastorale e della solidarietà.
Fa bene incontrarli o leggere i loro scritti. Ti senti sostenuto nella fede e ti infondono speranza se pensi a quante difficoltà hanno affrontato in tanti anni di missione. Anche se per lettera o rientrando in Italia per poche settimane, raccontano solo cose belle: la gioia di vivere, la fede, l’intensità dei mille impegni, la crescita della comunità e danze e canti. Poco e niente però dicono di sé, delle loro fatiche, di dubbi e, a volte, di lacrime.
Lacrime di chi si è fatto carico delle sofferenze di vittime dell’ingiustizia e della sofferenza.
E tornano a chiedere la nostra solidarietà, mai negata, per la loro gente.
Benedette, benedetti da parte di Dio e … di tutti noi cominciando dai benefattori più anziani.
di Don Armando Nolli direttore di Cuore Amico
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