Meta turistica, rinomata per le splendide spiagge e l'architettura coloniale, Goa, il più piccolo stato dell'India, con quasi un milione e mezzo di abitanti, nasconde situazioni sociali talvolta molto difficili. Di alcune di queste si fanno carico i Figli della Carità - Canossiani, che si dedicano soprattutto alle persone malate di Aids, ai migranti e a quanti vivono per la strada perché tossicodipendenti o affetti da disturbi psichiatrici e, specialmente, bambini privi di adeguate condizioni igieniche, di assistenza sanitaria e di istruzione.
A costoro i religiosi garantiscono cibo, medicine e vestiti puliti.
Offrono inoltre la possibilità di lavarsi, materiale e sostegno scolastico, accompagnamento in ospedale o in strutture riabilitative gestite da organizzazioni non governative. Per proseguire questa attività servono quasi 8 mila euro l'anno, in parte coperti da donazioni locali, ma le necessità superano sempre le disponibilità e ora i Figli della Carità-Canossiani vorrebbero aprire nel territorio diocesano una casa per persone malate di Aids [Link], in particolare per minori senza famiglia.
Per questo padre Shyam Prasad, coordinatore del progetto di missioni umanitarie, chiede un contributo ai benefattori italiani.
Atri progetti dei missionari Canossiani
Progetto completato. Grazie ai benefattori!
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[Idp 106207 del 1 gennaio 2025]
Casette per le famiglie dello slum
Un viaggio in India mi ha permesso di incontrare volti e conoscere storie che non sarà facile dimenticare. Città come Varanasi, Matigara e Calcutta sono luoghi ricchi di cultura e spiritualità, ma anche di contrasti e difficoltà.
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