Nel 1914 le Pie Madri della Nigrizia arrivarono in Eritrea, ad Asmara. Da una delle loro missioni più antiche in terra d’Africa, il racconto della vicinanza ai bambini e alle persone più fragili e la dedizione al loro bene, materiale e spirituale, che si esprime nel quotidiano.
Le religiose sono da sempre coinvolte in un'intensa attività socio-pastorale rivolta alla formazione scolastica, all'assistenza sanitaria, all'accoglienza di ragazze madri e dei loro bambini.
Molte le situazioni di povertà che, nelle zone rurali come in città, si spiegano oggi con la carenza di pioggia in questo Paese che, come tutto il Corno d'Africa, basa la propria economia sull’agricoltura e sull'allevamento.
La povertà è frutto della crescente desertificazione e dei cambiamenti climatici ed è stata amplificata dagli anni di pandemia da coronavirus e dallo scoppio della guerra tra Ucraina e Russia.
Tutto ciò contribuisce all'aumento dei prezzi del cibo e rende difficile la vita di chi è più vulnerabile, come evidenzia suor Teresa Letekidan: «Ogni giorno, sul nostro cammino, incontriamo anziani malati e soli, padri di famiglia che perdono il lavoro, mamme che non riescono a provvedere ai loro figli, e soprattutto bambini che vivono per strada.
Siamo suore comboniane, viviamo al servizio dei più poveri e non possiamo rimanere insensibili a queste situazioni, anche se a volte ci troviamo senza mezzi per potervi far fronte. Sapendo che avete richieste di aiuto che vengono da molte parti del mondo, e che alleviate tante sofferenze, mi presento anch'io alla vostra tavola, certa che le briciole che cadono possono essere buone per i nostri poveri dell'Eritrea. Rimango fiduciosa nella vostra sensibilità e generosità».
Un appello che non può rimanere inascoltato.
[Idp 105208 del 1 luglio 2021]
Una pompa per l'acqua[Idp 103631 del 1 maggio 2021]
Grazie per il cibo terapeutico[Idp 104850 del 1 luglio 2020]
Emergenza coronavirus ad Asmara e WauPer ricevere ogni mese la rivista in pdf con le notizie sui progetti che sosteniamo in tutto il mondo.