Come afferma un importante padre della Chiesa:
«La gloria di Dio è l'uomo vivente e la vita dell'uomo è vedere Dio». Nell'essere umano che nasce a Betlemme l'annuncio degli angeli indica che tramite lui è la nuova vita che nasce; vedere Dio in lui, questo ci fa vivere e questo glorifica Dio.
Per Gesù, la gloria di Dio ha un significato profondo: è la manifestazione del suo amore. È la gloria nell'adempiere fedelmente fino in fondo la sua missione per la quale è venuto nel mondo.
È la gloria della rispettabilità di Dio che appare in tutto il suo splendore e in tutta la sua forza nel dono di Gesù sulla Croce.
Le promesse di fedeltà e di amore rivolte da Dio al suo popolo non sono prive di significato, perché si realizzano concretamente nella persona e nell’opera di Gesù.
Che cosa è più splendido, più sorprendente e più affascinante della grandezza divina di farsi uomo e di donarsi per liberare gli uomini dal male? Dio manifesta realmente il suo potere, la sua santità e la sua gloria.
Se la gloria di Gesù consiste nel manifestare un amore senza misura, la nostra vera gloria è di fare altrettanto.
La nostra gloria sarà praticare un amore sano, luminoso, concreto, umile, oblativo, fecondo, rispettoso. La nostra gloria sarà poter dimostrare azioni concrete d’amore, invece di passare la vita a elemosinare applausi di poca durata. La nostra vera gloria si attuerà quando, nella solidarietà con i nostri fratelli e sorelle che ci sono vicini o ci interpellano in ogni parte del mondo, Dio emergerà nella nostra vita con la condivisione del suo amore.
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