Un quadro drammatico della situazione del Paese giunge da Bepi Tonello del Fepp (Fondo Ecuatoriano Populorum Progressio) [Link], un gruppo sociale attivo in Ecuador a servizio dei settori popolari del Paese: «L'Ecuador è pieno di morte, specialmente nella zona di Guayaquil, dove non si riesce neanche a seppellire i cadaveri. È anche pieno di problemi, oltre a quello dell'isolamento obbligatorio, per chi vive».
E prosegue: «Dal punto di vista sanitario è difficile trovare posto negli ospedali e gli ospedali stessi sono sprovvisti di cose molto necessarie: mascherine comuni e chirurgiche, guanti, camici, prodotti e strumenti per la disinfezione, paracetamolo, termometri infrarossi per misurare la temperatura a distanza. Siamo impegnati a fornire aiuti agli ospedali che curano indigeni e campesinos e a dar da mangiare a chi ha fame, ma abbiamo più richieste di aiuto che disponibilità di risorse».
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