Quale modo migliore per onorare la vita e l'opera di una persona generosa e altruista che proseguire nel suo impegno verso gli ultimi? Flavia Bolis ci ha lasciati il 16 novembre 2017, a 59 anni, dopo una malattia affrontata con incredibile coraggio.
Flavia era una donna instancabile che pensava sempre al futuro, ai nuovi progetti da realizzare, che ha vissuto una vita dedicata al prossimo, all'impegno sociale, ai poveri.[Link] Una dedizione che l'ha vista attiva su vari fronti, sui quali però prevaleva l’Africa e l'amore per la sua gente. E proprio l'Africa, il Burundi in particolare, aveva segnato indelebilmente la sua esistenza: a Bujumbura, la capitale, nella cappella dei Missionari Saveriani, nel 1997 aveva sposato Pino Pellegrino, farmacista impegnato in un anno di volontariato nella diocesi di Ngozi come responsabile della farmacia dell'ospedale e del laboratorio di analisi. Ma non è finita lì… Sempre a Bujumbura Flavia e Pino avevano avuto il più bello dei regali, l’adozione di Bernadette, una bambina abbandonata piccolissima nella boscaglia e accolta nell'orfanotrofio delle Suore di Madre Teresa.
In Burundi per produrre farmaci
Produrre farmaci in Africa è stata la sfida più grande che la coppia ha affrontato, con l'intento di rendere disponibili quei medicinali generici senza i quali in Burundi, come in tutti i Paesi poveri, si muore per malattie curabilissime. L'aspirina, gli antibiotici più comuni, il chinino, gli antiparassitari e molti altri farmaci erano quasi introvabili. Con l’appoggio del vescovo di Muyinga, monsignor Nterere, nel 2000 il progetto aveva cominciato a prendere forma, anche tramite l'organizzazione non governativa spagnola Manos Unidas. Alla fine del 2001 sono iniziati i lavori per la realizzazione del laboratorio di produzione, utilizzando manodopera e materiali locali. Il progetto comprendeva anche un ambulatorio con dieci posti letto per le emergenze, un reparto materno-infantile e una maternità, nonché la formazione di due giovani burundesi laureati in chimica.
Nel 2003 sono arrivate dall'Italia le attrezzature e le materie prime per i farmaci e, finalmente, le prime compresse sono uscite dalla macchina!
In Costa D'Avorio per aiutare i dializzati
Oggi, a oltre due anni dalla scomparsa di Flavia, Pino intende a dare vita a un nuovo progetto in Costa d'Avorio.
Vorrebbe avviare nel distretto di Alepè, a circa 60 km dalla capitale del Paese, Abidjan, un centro dialisi e un laboratorio di produzione di farmaci dedicati ai dializzati, per allontanare il più possibile la dialisi per coloro che non ne abbiano immediata necessità. In questo Paese, come nel resto del continente africano, numerosi sono infatti i casi di patologie renali che colpiscono soprattutto i giovani, ma i costi proibitivi delle medicine e la mancanza di reparti di dialisi negli ospedali rendono impossibile curarsi.
Portare a termine questo progetto è un modo per dimostrare, una volta di più, la necessità di seminare il bene, consentendo un accesso alle cure più facile per tanti malati.
Progetto completato. Grazie ai benefattori!
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[Idp 105270 del 22 dicembre 2021]
[Idp 105090 del 1 aprile 2021]
[Idp 104974 del 17 novembre 2020]
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