I religiosi di don Orione del Burkina Faso [Link] sono presenti in alcune comunità nelle quali seguono diverse parrocchie e villaggi. Nella cittadina di Banfora, invece, sono i cappellani della prigione, impegnati anche con inserimento lavorativo ex detenuti, e degli ospedali locali.
Padre Mathias Dabiré, cappellano del carcere, vorrebbe aiutare i giovani che escono dalla prigione a procurarsi un reddito lavorando per evitare che, senza prospettive, tornino a delinquere nuovamente.
Per questo vorrebbe impiantare, in un terreno di proprietà della congregazione, alcuni alberi da frutta e ortaggi da coltivare secondo tecniche moderne, con l’irrigazione goccia a goccia.
Oltre a trarne una fonte di reddito diversa dal furto, gli ex carcerati aiuterebbero anche a migliorare la qualità del cibo preparato in prigione (dove spesso si consuma un solo pasto al giorno) e in ospedale, dove i malati vengono da villaggi lontani e le loro famiglie non hanno risorse economiche per poterli accudire.
Per avviare questo progetto di aiuti umanitari è necessario dotarsi di un pozzo, acquistare una pompa manuale e del materiale per il filtraggio dell'acqua.
Progetto completato. Grazie ai benefattori!
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