In questo luogo inospitale gli abitanti vivono in fatiscenti capanne di fango con latrine comuni all'aperto. La mancanza delle basilari norme igieniche, unita alla cronica malnutrizione, è la causa principale della diffusione di malattie e infezioni. I numerosi malati bussano alla porta dell’ospedale Santa Teresa, l’unica struttura sanitaria della zona, costruita nel 2008 dalle Piccole suore di Gesù Bambino, a partire da un dispensario preesistente.
«A volte giungono da noi pazienti molto gravi», racconta suor Mariapia Santandrea, «come quelli colpiti da frecce o pallottole. Alcuni presentano ferite talmente profonde che necessitano l’amputazione. Così le nostre tre sale operatorie sono sempre in funzione, ma anche gli apparecchi per la dialisi non hanno sosta e il personale ha poco riposo. Stiamo facendo il possibile, ma tanto resta ancora da fare per offrire ai malati un servizio migliore».
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