Il Paese attraversa una grave crisi economica provocata, secondo il governo, dall'accaparramento dei prodotti di prima necessità e dal contrabbando verso la Colombia. A parere dell’opposizione, invece, dall'inefficacia delle politiche governative e dalla corruzione.
Certo su questa crisi pesa anche il crollo del prezzo internazionale del petrolio (dalle cui esportazioni Caracas trae il 95 per cento delle entrate), solo quest’anno tornato sopra i 70 dollari al barile dopo aver toccato quota 50 dollari qualche tempo fa.
Chiuse circa 15mila imprese, inflazione stimata superiore al mille per cento, oltre un milione di persone ha lasciato il Paese dove scarseggiano alimenti, medicine e altri prodotti di uso corrente. Il dato di fatto è la crescita della povertà e la mancanza di servizi essenziali, come la corrente elettrica. In questo contesto va segnalato il lavoro dei fratelli Francesca e don Andrea Ravasio.
La prima, missionaria laica da 45 anni in Venezuela. Il secondo, ottantaquattrenne missionario fidei donum che, dopo aver esercitato il ministero sacerdotale in provincia di Brescia, da 30 anni vive in Venezuela, a Barquisimeto, affiancando la sorella Francesca (detta Paquita), cui lui stesso riconosce «uno speciale carisma per i poveri e per gli adolescenti».
Così, contrariamente a quanto accade di solito, è stato il fratello, il maschio e il presbitero a mettersi al servizio della sorella, della donna e della laica perché, come dice don Andrea, «il carisma viene prima dell’istituzione». L'opera più antica creata da Francesca e da don Andrea Ravasio è la Ciudad de los muchachos (Città dei ragazzi), Centro dove vengono accolti, accuditi e possono studiare ragazzi che non andrebbero a scuola, perché in condizioni di disagio familiare. Tra loro ci sono anche molti indios che, una volta cresciuti, vanno a loro volta a insegnare nella foresta.
Nella Ciudad funziona pure un Comedor popular, cioè una mensa all'interno della quale gli stessi muchachos cucinano e servono il pasto a senza tetto e senza fissa dimora (circa cento al giorno). Oggi, a causa della crisi economica, la mensa deve garantire un pasto a 1.000 persone in forte difficoltà economica.
Un aiuto alla loro missione sarebbe prezioso.
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