Togo: Grazie per... il nuovo pozzo delle Canossiane

Non rischieranno più di avere sete le Suore Canossiane di Lomé! Il nuovo pozzo perforato a luglio 2023 è stato collegato al serbatoio e garantisce l'acqua necessaria alla comunità e alle diverse attività.

Carissimi amici, i lavori di ricerca della nuova falda acquifera, resi possibili dai 7 mila euro dono dei benefattori di Cuore Amico, sono stati avviati il 19 giugno per concludersi ai primi di luglio con il successo nella perforazione del nuovo pozzo. Già a metà luglio abbiamo realizzati i lavori di collegamento tra la nuova fonte di approvvigionamento dell'acqua e l'esistente cisterna di stoccaggio. L'installazione dei nuovi filtri e del sistema d'igienizzazione ha completato i lavori consentendo l'utilizzo dell'acqua alle varie comunità e opere canossiane che compongono la nostra missione qui a Lomé.
Ai primi di agosto è arrivato un gruppo di volontari per un periodo di servizio e ci hanno portato la targa commemorativa che abbiamo collocato, come potete vedere nelle fotografie, vicino al pozzo appena scavato.
Per il preziosissimo aiuto ricevuto che porta “nuova acqua e vita” alle nostre comunità e opere canossiane, un GRAZIE DI CUORE!
Suor Richarde e tutte le Madri Canossiane di Lomè (Togo)

Un pozzo per le Canossiane di Lomé
Pubblicato ad aprile 2023 | Idp 105661

Rischiano di avere sete le Madri Canossiane di Lomé: il loro pozzo è quasi secco e non è più sufficiente a garantire l’acqua alle comunità e alle loro attività.

Le Madri Canossiane hanno avviato la loro missione in Togo nel 1995, aprendo una grande scuola per l'educazione delle giovani alla periferia della città di Lomé, la capitale del Paese.
Nel corso degli anni le missionarie hanno dato vita ad altre attività: un Centro di formazione tecnica e professionale, un Istituto Superiore, un Centro di spiritualità e l'Ospedale “Santa Giuseppina Bakhita”.
A gestire queste opere sono impegnate quattro comunità con circa trenta religiose.
Nella zona periferica di Lomé non c'è ancora una rete idrica per la distribuzione dell'acqua. I privati e le varie realtà produttive devono utilizzare i pozzi pubblici o i propri pozzi. Il primo pozzo dell’intera zona fu realizzato proprio dalle suore nel 1996 e, da allora, ha garantito acqua e funziona ancora.
Ma la falda freatica si è ridotta. L'acqua è sempre più fangosa e di scarsa qualità. Si è tentato di migliorarne la potabilità installando un filtro che, però, si deteriora rapidamente.
L'attuale situazione, oltre a non garantire un sufficiente approvvigionamento e qualità dell'acqua, comporta alti costi. È necessario un nuovo pozzo per dare una soluzione definitiva al problema.

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