L'ennesima guerra civile che, a partire dall'aprile 2023, infiamma il Paese causando migliaia di vittime e milioni di profughi, non accenna a diminuire di intensità.
Sia l'esercito sia i ribelli, responsabili di crimini guerra, stanno usando anche la fame come arma e assediano le città, tagliando le linee di rifornimento e distruggendo le infrastrutture essenziali.
Nel fuoco incrociato delle due fazioni che si contendono il controllo del territorio, migliaia di uomini, donne e bambini vengono uccisi. Secondo le Nazioni Unite oltre 6,5 milioni sono gli sfollati e il 65% della popolazione non ha accesso all'assistenza sanitaria.
Inoltre l’apertura dell’anno scolastico è stata rinviata per il dilagare di un’epidemia di leishmaniosi viscerale.
In questo quadro così disastrato opera padre Giacomo Comino, missionario salesiano. Impegnato nell'aiuto ai profughi, cerca di porre rimedio alla fame di bambini e famiglie.
Progetto completato. Grazie ai benefattori!
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[Idp 105426 del 25 febbraio 2022]
Un nuovo serbatoio per l'acqua
Non c'è acqua sufficiente per tutti i 1.200 bambini della scuola di El Obeid gestita dalle Suore Canossiane. Un nuovo serbatoio risolverebbe la situazione.
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