La guerra civile ha visto ogni sorta di orrori: massacri di civili inermi, bombardamenti indiscriminati, uso di armi chimiche in più occasioni, torture. Fughe disperate sono andate a ingrossare le fila di chi tentava di fuggire dal Paese, lasciando la propria casa, i propri beni, i propri affetti, spesso sfidando i pericoli di una traversata via mare verso la Grecia o l’Italia su imbarcazioni di fortuna gestite da trafficanti senza scrupoli.
Possiamo dire che le più grandi sofferenze, come sempre accade, sono toccate alla popolazione civile. È un dovere per Cuore Amico cercare di alleviarle aiutando due comunità di religiose che, con coraggio, restano a Damasco e ad Aleppo con gli sfollati.
Grazie al tuo aiuto possiamo:
- Offrire assistenza sanitaria a famiglie di sfollati
- Sostenere le suore che operano in questo contesto di guerra
- Aiutare i bambini a tornare a scuola
Il racconto della suora comboniana Adele Brambilla che, in Giordania, accoglie i rifugiati siriani nell'opedale di Karak.
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