Papa Francesco, in un tweet del febbraio 2019, ha scritto: I bambini soldato, rapiti o costretti dalla povertà, sono migliaia Piccoli costretti a combattere nei conflitti armati, sono derubati della loro infanzia. Fermiamo questo crimine abominevole!
La Diocesi di Bossangoa, nel Nord della Repubblica Centrafricana, ha un territorio immenso con una scarsa densità abitativa: è pari a Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna insieme. Vi abita una popolazione eterogenea, composta da diverse etnie. La popolazione è molto giovane (i minori di 18 anni sono il 49%), con enormi problemi di alfabetizzazione e con il pericolo di essere un grande serbatoio dove pescare facilmente i bambini per farne dei soldati. Anche prima dell’attuale crisi, l'Unicef stimava infatti che circa 2.500 bambini, sia maschi sia femmine, fossero stati arruolati dai gruppi armati proprio pescando da queste zone.
[Diocesi di Bossangoa]
È una situazione sociale molto difficile, alla quale don Alain Eouanzoui, responsabile del Centro pastorale diocesano, vorrebbe porre rimedio aiutando 100 bambini a frequentare la prima elementare. Don Alain scrive: «La Repubblica Centrafricana conosce da molti anni la violenza di guerre civili e militari. La nostra Diocesi è perciò impegnata a tutti i livelli per assistere la popolazione e, soprattutto, i bambini che subiscono le conseguenze più negative dei gravi problemi del Centrafrica. Sono vittime di varie forme di povertà, dato che molti sono orfani e altri sono abbandonati dai genitori. Vogliamo evitare che entrino nei gruppi armati e successivamente diventino bambini soldato».
(Papa Francesco tweet del 12 febbraio 2019)
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