Nunzia Vallini, direttore del Giornale di Brescia, ha incontrato padre Damiano Puccini venerdì 29 novembre presso la Sala Libretti di via Solferino 22 a Brescia.
Il Libano è un piccolo Paese con circa 4 milioni di abitanti. Lo scoppio della guerra in Siria, nel 2011, ha alimentato un crescente afflusso di profughi. La crisi umanitaria causata dai lunghi e drammatici otto anni di guerra siriana è ben visibile in Libano, dove vivono circa 1,5 milioni di rifugiati (sono profughi siriani, iracheni e palestinesi) non ufficiali.
Il Paese registra la più alta concentrazione di rifugiati pro capite al mondo. Trovano rifugio in campi informali e sono, di fatto, sfollati. Supera il 69% la popolazione siriana sfollata che vive al di sotto della soglia di povertà. Circa un terzo dei siriani rifugiati soffre per moderata o grave insicurezza alimentare e il 54% dei bambini sfollati non frequenta la scuola.
A Damour, cittadina situata a 25 km a sud di Beirut, padre Damiano Puccini, insieme a un gruppo di volontari libanesi, si occupa dei profughi residenti in zona. Non importa quale sia la loro origine e appartenenza religiosa: a tutti si cerca di fornire sostegno sanitario con la distribuzione di medicine, e alimentare tramite una mensa che offre cibo a circa 60 nuclei di famiglie quasi giornalmente.
La registrazione del convegno
Di questa difficile situazione, aggravata da tensioni economiche e sociali in atto in Libano, padre Damiano ha parlato con il direttore del Giornale di Brescia, Nunzia Vallini, venerdì 29 novembre presso la Sala Libretti (via Solferino 22 a Brescia) nell'ambito de “Il filo delle idee”, rassegna curata dal quotidiano bresciano. Con loro anche don Armando Nolli, direttore della nostra Associazione, che si è recato personalmente a Damour e ha visto il missionario operare sul campo.
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