Andare dal medico, acquistare medicine, fare le analisi del sangue, sottoporsi a un'operazione chirurgica… eventi tutto sommato normali nella nostra vita quotidiana, di cui a volte peraltro ci lamentiamo per le code, la burocrazia ospedaliera, i ticket, ecc.
Ma noi fortunati abitanti dei Paesi europei fatichiamo a immaginare le difficoltà, i problemi e le insufficienze (per non dire la mancanza) dell’assistenza sanitaria nei Paesi dove la carenza di risorse e di personale qualificato, l'assenza di infrastrutture, la povertà diffusa, l'isolamento e le distanze rendono curarsi difficile, incerto e costoso, sempre che medici e ospedali siano disponibili ed efficienti.
Per non parlare delle guerre che ancora insanguinano tanti Paesi, ostacolando ancor di più, quando non impedendolo, l'accesso alla sanità, soprattutto per i più poveri. Inoltre, malattie ormai scomparse in Occidente costituiscono là ancora un flagello.
È per questo motivo che l'opera e l'impegno di tanti medici, infermieri, tecnici e personale sanitario, missionari e laici, risultano cruciali nell'assicurare, per quanto possibile, cure e assistenza ai poveri che quasi mai sarebbero in grado di pagare visite e medicine.
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