«Carissimi amici, scrivo queste poche righe di ringraziamento con il cuore traboccante di gratitudine per il vostro generoso contributo per l’assistenza ai detenuti nelle carceri del Malawi.
Quando ho ricevuto il vostro bonifico mi sono commossa perché è stata la prima offerta dall’Italia da quando era iniziata la pandemia del Covid-19.
Mi ha molto toccata perché l'Italia è stata una delle nazioni più colpite ma, nonostante tanta sofferenza e morte, il vostro cuore generoso si è subito aperto a tanti altri poveri. Grazie, grazie di cuore a tutti coloro che hanno contribuito a raggiungere la bella somma di € 4.500. Il vostro aiuto è arrivato in un momento di grande bisogno, perché anche qui la pandemia scombussola la vita aggiungendo povertà e morte. Dal mese di aprile i gruppi di preghiera o semplicemente di persone che desiderano visitare i carcerati sono stati sospesi e i parenti possono andare soltanto il sabato e la domenica. Il costo del trasporto è aumentato molto perché hanno diminuito il numero dei passeggeri sui minibus. Tutti questi limiti rendono la vita dei detenuti ancora più difficile e si rivolgono a me per le loro necessità più urgenti: un pezzo di sapone per lavarsi o un indumento quando hanno addosso solo brandelli. Grazie a Dio, non mi è stato negato l’accesso alle 11 carceri che visito regolarmente, per cui posso continuare a dare un aiuto alimentare e sanitario.
Vi assicuro la mia preghiera e quella di tutti i carcerati ai quali dico ogni volta che Dio dimostra il suo amore attraverso persone che non li conoscono, ma che desiderano il loro bene, e per le quali devono pregare. “Là dove avete tolto, il Signore rimetta con abbondanza”.
Questo è il grazie dei nostri carcerati».
Anna - Missionaria Falmi a Lunzu in Malawi
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