Dal 1997 padre Guido, dei Francescani Minori, si occupa della condizione dei minori disabili in Kazakistan. Ha cominciato ad accompagnarne alcuni in evidente difficoltà all’interno di un orfanotrofio statale, arrivando oggi a seguirne direttamente più di 60, dislocati in quattro case in cui si vive come in una famiglia, e che costituiscono il Villaggio dell’Arca.
È un'impresa non da poco, considerando che si attua in un Paese in cui è ancora forte l’impostazione sovietica, dove è lo Stato l'unico a occuparsi di queste questioni. «All'inizio ero visto come un extraterrestre, perché non è concepibile che in Kazakistan vi sia qualcuno che privatamente accoglie orfani o disabili in una casa» racconta padre Guido.
In questi anni, ai piccoli ospiti con diverse forme di disabilità si sono aggiunti quelli mandati dai servizi sociali del comune, provenienti da famiglie a rischio. Tutti sono seguiti nei loro bisogni: da quelli primari, materiali, all'educazione, all'assistenza medica, all’istruzione professionale.
Quasi tutti frequentano la scuola statale, a eccezione dei disabili che la scuola non accoglie e per i quali ci sono programmi alternativi.
Oggi, purtroppo, anche a causa della pandemia, padre Guido si trova in difficoltà per pagare gli stipendi delle educatrici, senza le quali non è pensabile aiutare chi presenta disabilità gravi e non è autonomo. Inoltre il missionario vorrebbe realizzare dei laboratori artigianali per dare ai ragazzi più grandi una possibilità di guadagno, creando anche una fonte di reddito per il Villaggio.
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[Idp 105429 del 25 febbraio 2022]
[Idp 104959 del 22 novembre 2020]
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