Padre Louis ha più di novant'anni, le sue deboli gambe, che tanta strada hanno percorso per andare incontro ai più bisognosi, non lo sorreggono più ed è ormai costretto su una sedia a rotelle.
Padre Carlos, fiacco e indebolito a causa di una grave malattia, non riesce più al alzarsi dal letto, mentre padre Joseph, 87 anni, quasi cieco, ripete che per «vedere bene servono solo gli occhi del cuore».
Quello stesso cuore che questi e altri anziani sacerdoti del vicariato apostolico di Mendez hanno aperto al prossimo con generosità, dedicando la loro vita a un’infaticabile opera di apostolato a servizio della comunità.
«Per anni tutti questi preti hanno predicato il Vangelo fin nei più remoti villaggi, insegnando ai fratelli ad amarsi tra loro e a vivere secondo i comandamenti di Dio», spiega monsignor Pedro Gabrielli, vescovo emerito del vicariato da oltre sessant'anni in America Latina. «Ora che sono soli e in età avanzata mancano di tutto, non hanno alcun mezzo di sostentamento. Mi rivolgo a voi a nome loro implorandovi di donare un contributo in intenzioni per le Sante Messe in modo che, dopo essersi spesi senza riserve per gli altri, possano almeno avere una vecchiaia dignitosa». Anche papa Francesco ha più volte rivolto il proprio pensiero ai sacerdoti anziani e malati richiamando la necessità di «non isolarli, di non farli sentire preti da rottamare» perché «sono utili, con la loro preghiera, alla Chiesa universale». Quella Chiesa a cui tutti noi apparteniamo e a cui, secondo le possibilità di ciascuno, siamo chiamati a contribuire.
Mons. Pedro Gabrielli in visita a Cuore Amico il 15 settembre 2017
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