Emergenza tifo: una nuova crisi ha investito l’ospedale di Tanguiéta, in Benin, diretto da fra Fiorenzo Priuli, medico e chirurgo, missionario seguace di San Giovanni di Dio, in Africa da 49 anni. Dopo aver efficacemente curato i casi di meningite e morbillo (quest'anno su 150 casi di bambini ammalati non vi è stato alcun decesso, ma negli anni ‘70 i morti furono 5mila in un bacino di 120mila abitanti), ora è la recrudescenza del tifo a richiedere tutto l’impegno e le risorse possibili.
Questa terribile malattia sta colpendo soprattutto i bambini: nel 2017, l’ospedale ha dovuto affrontare 110 casi di perforazione intestinale da tifo; nel 2018 (fino al 31 agosto) i casi sono stati oltre 300. I bambini che giungono in ospedale a Tanguiéta ( link ) sono in condizioni gravissime, scheletri che non hanno più neanche la forza di piangere. Una parte dell’ospedale è paralizzata da questa emergenza, che assorbe tutto il tempo delle operazioni chirurgiche, spesso infatti è necessario operare più volte i piccoli pazienti (a causa delle tante perforazioni intestinali), e i medici sono sconvolti dalla stanchezza.
In questa situazione è urgente aiutare a far fronte alle spese mediche per il ricovero e la cura dei malati. Fra Fiorenzo, nel ringraziare i benefattori di Cuore Amico per il loro sostegno alla campagna “Adotta un letto” (febbraio 2018), chiede ancora uno sforzo per i bambini che rischiano di morire di tifo: aiutiamolo a sconfiggere quest'epidemia!
Progetto completato. Grazie ai benefattori!
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