Cuore Amico

Editoriale: C'è chi fa più del dovuto

A volte il verbo e il sostantivo corrispondente non hanno sempre il medesimo significato.


bambini siriani rifugiati in Giordania
Bambini siriani in un campo profughi

 

A volte il verbo e il sostantivo corrispondente non hanno sempre il medesimo significato.
Emergere e emergenza, per esempio, mostrano una certa diversità. Il verbo esprime l’aspetto positivo di persone che emergono, si distinguono tra altre. Il sostantivo ha invece un significato negativo.
Fa riferimento a circostanza o eventualità seria, preoccupante, imprevista che ha bisogno di una risposta urgente o addirittura immediata. Al di là delle parole, verbi o sostantivi che siano, noi viviamo in un mondo nel quale le emergenze non mancano.
A volte però non sono volutamente pubblicizzate. E se casualmente trapela qualche notizia, non sempre si ritiene opportuno favorirla. Cuore Amico non si adegua a questo comportamento.


Ebola. Nuovo focolaio in Africa
In Repubblica Democratica del Congo torna l'emergenza Ebola

Continua a far conoscere l’orrore senza fine della Siria: otto anni di guerra, oltre 350.000 morti, più di 5 milioni di profughi, intere città rase al suolo. E riporta il nuovo accorato appello del Papa che invita «i responsabili politici a far di tutto perché prevalgano la giustizia e la pace» e che allarga il discorso dicendo: «Sono profondamente turbato dall'attuale situazione mondiale, in cui, nonostante gli strumenti a disposizione della comunità internazionale, si fa fatica a concordare un’azione comune in favore della pace».
Al di là delle armi i missionari ci coinvolgono su altre emergenze.
Ci comunicano la necessità di pozzi per avere acqua potabile e di ospedali per offrire cure adeguate alla gente più povera.
Un’ultima notizia ci viene da un Paese martoriato come il Congo. Si sono ripresentati casi di “ebola”, malattia che non dà scampo. Va assolutamente fermata: la sua diffusione sarebbe una sciagura.
Per far fronte a certe emergenze, crediamo tornino a essere attuali le parole di una persona impegnata della prima metà dell’Ottocento.
Sollecitava risposte e pensava alla necessità di qualcuno che potesse fare più del dovuto, per ovviare al disimpegno e alla insensibilità di chi avrebbe potuto e dovuto dare una mano.
C’è da dire, senza essere smentiti, che i benefattori di Cuore Amico appartengono alla categoria delle persone che fanno più del dovuto.
di don Armando Nolli - Direttore




Aggiornato il 1 luglio 2018  da Redazione Cuore Amico   email | modifica



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