Abebe è un contadino di 36 anni. Quattro figli a carico e un fazzoletto di terra in cui coltivare miglio e qualche ortaggio. Resta seduto sulla soglia della sua capanna, perché ormai non riesce più a muoversi.
Bloccato dalla podoconiosi, una malattia invalidante che colpisce i piedi. Si manifesta soprattutto negli agricoltori, che camminano usualmente a piedi nudi su terreni ricchi di silicio.
Quando le particelle del minerale penetrano nella pelle, le conseguenze sono drammatiche: il piede si gonfia, si deforma, compaiono ferite profonde.
A occuparsi di questi malati (l’Etiopia è il paese più colpito al mondo, con circa un milione di malati e 11 milioni di persone a rischio) è il Centro San Giuseppe, nato nel 2003 ad Addis Abeba grazie alla volontaria Almea Bordino, con il sostegno di Suor Angela Mantini, comboniana.
Negli ambulatori della struttura viene offerto a tutti il trattamento gratuito della patologia. «La cura consiste nel lavaggio giornaliero dei piedi con sapone e acqua addizionata di un disinfettante; nell'applicazione di un emolliente, come la vaselina; nel bendaggio», spiega Almea. In tutti i casi in cui è ancora possibile, meglio comunque puntare sulla prevenzione: basterebbe un paio di scarpe per tenere alla larga la malattia.
E per evitare, dopo la guarigione, dolorose ricadute.
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