Cari amici,
Da quasi tre anni (19 marzo 2019) abbiamo aperto il dispensario di Nagafou, prefettura di Tanda, in Costa d'Avorio. Ci sembra un buon momento per venire a rendicontarvi l’utilizzo che abbiamo fatto del denaro che, fin dal 2016, Cuore Amico aveva messo a disposizione a questo scopo.
Il dispensario funziona bene: 7.700 visite e cure nel 2021. Circa metà dei malati viene da fuori il nostro bacino naturale d’utenza.
Giuseppina Bellotti detta Chiara, 75 anni, è la sola persona qualificata come infermiera e vive della sua pensione. Tutto il lavoro passa attraverso di lei.
Cuore Amico ha finanziato con 8.000 euro il progetto del dispensario nel 2016: ci sono poi voluti altri tre anni per essere autorizzati a aprirlo. Anche l'installazione idraulica, che avete contribuito a creare, funziona perfettamente: nessun intoppo in 4 anni. Il pozzo, scavato a 63 metri di profondità, dà 15 metri cubi d'acqua al giorno a disposizione anche delle donne del villaggio
Rinnoviamo il nostro grazie a Cuore Amico e a tutti i benefattori!
Sem Prandoni e Chiara Bellotti
Nagafou, Costa d'Avorio, gennaio 2022
Dove mancano le medicine
Pubblicato a gennaio 2016 | Idp 102847
Nel nord della Costa d'Avorio si trova il dipartimento di Bondoukou, formato da numerosi villaggi. Uno di questi si chiama Nagafou. In questo territorio, dove mancano i più elementari mezzi di sussistenza, la salute per anni è stata trascurata: pochissime persone erano state visitate da un medico nel corso della loro vita, quasi nessuno aveva mai assunto medicine, nessuno era mai stato assistito o medicato da un infermiere. Queste carenze hanno favorito, negli anni, il diffondersi di malattie come malaria, febbre gialla, diarrea, Aids. Per fronteggiare la situazione è stato aperto nel 1998 un piccolo dispensario, attualmente gestito da Giuseppina Chiara Bellotti e da Alessandro Sem Prandoni, missionari laici al servizio della diocesi locale.
«Il nostro sogno è fare in modo che le cure siano disponibili per tutti i malati. Per realizzare questo abbiamo coinvolto nella gestione del dispensario le autorità tradizionali del villaggio, in modo da sensibilizzarli rispetto ai bisogni». Al momento le necessità più urgenti riguardano l'approvvigionamento di farmaci sicuri, dal momento che quelli presenti sugli scaffali sono spesso scaduti o contraffatti, e la gestione dei casi gravi e urgenti. Inoltre alle attività del dispensario si vorrebbero associare delle visite a domicilio, nei villaggi limitrofi.
Progetto completato. Grazie ai benefattori!
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