Tupendane (che significa: Amiamoci gli uni gli altri) è il nome della casa famiglia che nel 2007 padre Giovanni Querzani, missionario saveriano in Congo da 48 anni, ha fondato per offrire assistenza a bambini colpiti dalla malnutrizione, da malattie e in condizioni di estrema indigenza.
Scrive padre Giovanni: «Il Signore, nel contesto socio-politico sempre più critico e precario di questo Paese, ha voluto che quest’opera si sviluppasse fino al punto che attualmente si impongono lavori di ampliamento».[Link]
È una storia iniziata nel giugno del 2006 quando una bambina di sette anni, Mariamu, affetta da un brutto tumore all’occhio sinistro si è presentata con la sua mamma all'ambulatorio della parrocchia di Kadutu, nel cuore popolare di Bukavu.
«Tutto», scrive ancora p. Giovanni, «ha avuto inizio in modo molto semplice: una modestissima casetta risistemata alla meglio dove si è iniziato ad accogliere i bambini più bisognosi, che sono aumentati rapidamente. La casa oggi è caratterizzata da un clima familiare, grazie all'ammirevole dedizione con cui le mamme accudiscono i bambini».
Spesso gli ospiti che vengono accolti sono affetti da malattie gravissime, da tubercolosi e non di rado da tumori.
Oggi occorre ampliare i due dormitori esistenti per accogliere più di 40 bambini e creare due stanze per le mamme che fanno opera di assistenza. Padre Giovanni conclude: «Il mio ricordo e la mia riconoscenza per il bene ricevuto, e per tutto quello che state facendo nel mondo, rimangono inalterati».
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