Siamo in Ciad, un immenso Paese grande quattro volte l’Italia con un territorio in gran parte desertico, nel villaggio di Goz Beida, nella zona meridionale.
Il villaggio ospita, in missioni umanitarie, anche numerosi rifugiati sudanesi fuggiti dall'orribile genocidio del Darfur del 2003.
Qui i Padri Comboniani hanno creato una piccola scuola denominata “Scuola comunitaria Santa Bakhita” e costituita da tre capanni che ospitano due aule ed un ufficio. Durante la stagione delle piogge, come si può ben capire, diventa molto complicato ospitare i bambini a scuola.
Padre Justin Ndhlovu, responsabile del progetto, ci scrive: «Qui siamo una minuscola presenza di cristiani in un ambiente prevalentemente musulmano. Per noi ciò che è importante è la presenza! La scuola è una forma di testimonianza». In un'area con un'economia principalmente agricola [Link] i conflitti tra allevatori e agricoltori sono interminabili e sono in gran parte legati all'ignoranza; i genitori spesso preferiscono mandare i bambini a pascolare le greggi, piuttosto che mandarli a scuola. Crediamo che la scolarizzazione dei bambini sia l'unica via per offrire una speranza».
Insieme ai responsabili della comunità cristiana di Goz Beida, i Padri Comboniani hanno deciso di realizzare una costruzione in mattoni di due aule e un ufficio. Pur nella sua semplicità il progetto è impegnativo economicamente in quanto, essendo il villaggio lontano dalle principali città, i costi per il trasporto del materiale sono elevati.
Atri progetti dei missionari Comboniani
Progetto completato. Grazie ai benefattori!
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[Idp 105556 del 29 agosto 2022]
[Idp 105318 del 22 novembre 2021]
[Idp 104964 del 31 dicembre 2020]
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