Il Ciad è una delle nazioni più povere al mondo e vive una grave crisi politica e sociale, legata all’autoritarismo del governo e al crollo del prezzo internazionale del petrolio, di cui il Paese è produttore.
La situazione è aggravata dagli attacchi di Boko Haram e dalla minaccia militare delle altre formazioni islamiste che operano nei paesi confinanti. Dal 1977 qui operano i missionari comboniani, impegnati anche nell'assistenza sanitaria e nell'educazione dei più poveri aprendo ospedali e scuole.
In questo contesto si colloca il progetto di costruzione di un istituto agrario alla periferia della capitale, N’Djamena, su un terreno già acquistato dai religiosi, che dovrebbe garantire un futuro a molti giovani privi d'istruzione e con poche prospettive di lavoro. Il primo passo consiste nella trivellazione di un pozzo a pompa manuale per poter piantare alberi e piante da frutta, creare un piccolo allevamento di animali e avviare l'edificazione della scuola. Per questo il comboniano comasco padre Marco Vailati, in Ciad dal 1996, chiede ai benefattori un aiuto per raccogliere i 3mila euro necessari alla costruzione del pozzo (trivellazione, tubature, ghiaia, pompa elettrica, ecc.).
Progetto completato. Grazie ai benefattori!
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