Rimanere orfani in Benin significa spesso essere doppiamente svantaggiati. Infatti molti bambini trovano sì sistemazione presso alcune famiglie, anche abbienti, ma vengono tenuti in condizioni di minorità. Privati del diritto a studiare, costretti a lavorare ancora in tenera età, senza accesso alle cure sono sottoposti a ogni sorta di soprusi e maltrattamenti. Lo sa bene padre Michel Kotoko, religioso dei padri de la Salette, orfano anch’egli dalla più tenera età. Per circa ottanta orfani che ha radunato attorno a sé ha iniziato nel 2017, con l’approvazione del vescovo della sua diocesi, mons. François Gnonhossou, una costruzione. È il “Villaggio della speranza” che comprende una casa di accoglienza, una scuola primaria, un centro professionale e una zona agro-pastorale.
All’interno del Villaggio bambini e ragazzi potranno, attraverso l’istruzione e la formazione professionale, acquisire una propria dignità e affrontare la vita con le stesse chance degli altri bambini.
Alcune strutture del Villaggio sono già state realizzate con il supporto di alcuni volontari italiani. Un grande bisogno che padre Michel rileva è la mancanza di energia elettrica. Non essendovi un impianto pubblico a cui potersi allacciare si utilizza un generatore funzionante a gasolio, il cui costo è troppo oneroso.
Per questo padre Michel vorrebbe costruire un impianto fotovoltaico, da acquistare in Italia e trasferire in Benin.
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