Hanno il corpo ricoperto di ornamenti, usano ancora l'arco e le frecce, praticano i riti tribali. Sono gli indigeni, la cui Giornata internazionale viene celebrata il 9 agosto. Popolazioni che abitano gli angoli più remoti e inaccessibili del mondo vivendo in condizioni quasi primitive.
Anche in America Latina gli indigeni sono numerosi, soprattutto in Patagonia, dove se ne contano attualmente circa 500 mila, divisi in più di 700 comunità.
Nel villaggio di Luìs Beltràn, nello Stato di Rio Negro, è preziosa la missione di suor Lucia Molinari, canossiana. Si inoltra nelle zone più nascoste della foresta per scoprire gli indigeni che vi abitano, isolati dall'enorme distanza dai centri abitati e dall'indifferenza delle istituzioni.
Con generosità e dedizione, suor Lucy (così viene chiamata da tutti) e le consorelle aiutano «quasi di nascosto, per non offendere» chi ha bisogno di assistenza: famiglie, malati, anziani, bambini. Per questi ultimi hanno anche avviato un piccolo centro educativo, in modo da provvedere all'istruzione di base. «Quando li avvicini manifestano una grande gioia», racconta suor Lucia. «Cerchiamo di aiutarli nelle loro necessità materiali e spirituali, condividendo con loro il dono di Dio e la Sua misericordia».
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