India: Diritti in rosa

Nell’area rurale di Allavaram Mandal le donne non hanno voce né dignità. Per aiutarle, padre Addanki Raju vorrebbe avviare un progetto di microcredito mirato a cominciare piccole attività commerciali. Un primo passo verso un’emancipazione possibile.

Nello Stato di Andhra Pradesh, diocesi di Eluru, si trova la zona di Allavaram Mandal, un’area rurale dove vivono le caste più povere, relegate ai margini della scala sociale. Nei loro miseri villaggi il cibo e l’acqua pulita sono carenti, il lavoro è stagionale, manca l’accesso ai servizi sanitari di base, i trasporti sono obsoleti e inadeguati, l’analfabetismo ha tassi sempre più elevati. A fare le spese di questa situazione di precarietà e indigenza sono soprattutto le donne, prive di voce e di considerazione, costrette ai lavori più umili e faticosi come dissodare la terra, provvedere al raccolto, spaccare la legna, occuparsi dell’approvvigionamento dell’acqua. Tantissimi i loro doveri, pochissimi i loro diritti.

Padre Addanki Raju, da oltre sette anni direttore del Centro diocesano per i servizi sociali, vuole sostenerle con un progetto di microcredito allo scopo di avviare piccole attività commerciali come la vendita di pesce, di frutta e ortaggi, di bibite. «Attuare questa iniziativa significherebbe consentire alle donne di provvedere alla famiglia, aumentare la loro dignità e il rispetto verso loro stesse, promuovere la loro emancipazione all’interno della società», spiega il sacerdote. «La speranza è donna e noi vogliamo dare speranza alle donne, alle loro figlie e alle generazioni future. Possiamo offrire una piccola goccia. Piccola, ma utile ed efficace. Il nostro auspicio è che, con la partecipazione di tutti, questa goccia chiami altre gocce».

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