Stiamo distribuendo la rivista Cuore Amico di dicembre ai nostri benefattori ma tutti possono sfogliarla in versione pdf nel link in questa pagina. Don Flavio, Presidente dell'Associazione, nell'editoriale ci invita a riflettere sui doni che ci scambiamo come segno di festa, di amicizia o di fraternità per augurare a tutti Buon Natale.
Doni del Natale di don Flavio
Tra i tanti aspetti che caratterizzano la festa del Natale nelle nostre case, vi è la consuetudine dei doni... non solo di Babbo Natale o di Gesù bambino. Doni che ci scambiamo come segno di festa, di amicizia o di fraternità.
Mi sono chiesto tante volte quale fosse la radice di questa consuetudine e non ho trovato grandi risposte nelle indagini storiche o sociologiche. Una invece mi ha continuamente intrigato: al centro del Natale sta un dono, una vita umana che inizia come offerta che Dio fa a questa sua creazione disorientata e smarrita. Offerta fatta senza clamore e senza esigere nulla in cambio.
In un mondo in cui l’umanità risponde alla violenza con la violenza, il Natale è la decisione divina di tendere la mano al nemico, lasciando sempre aperta la porta della riconciliazione, perché nel suo Figlio ci ha mostrato la verità della parola profetica: «voglio misericordia, non sacrificio».
In un mondo in cui le differenze e gli squilibri vedono sempre più persone svantaggiate, emarginate e costrette ad abbandonare il proprio paese, il Natale ci presenta un Dio che sceglie di stare con chi è messo in disparte, escluso e addirittura perseguitato, come la famiglia di quel bambino che deve emigrare in Egitto.
In un mondo in cui ci si appella a un dio per seminare morte, il Figlio che nasce a Natale ci mostra un Dio indifeso, il cui potere è solo in funzione della vita: guarisce, risolleva, consola, accoglie.
Sono questi i doni del Natale per chi comprende e accoglie un simile messaggio.
Con discrezione, Dio è entrato nelle frange del tempo, quasi a non voler disturbare, perché il bene non fa rumore, ma sollecita e disturba, come quel bambino perseguitato da Erode o quel crocifisso messo a morte da chi allora deteneva il potere. Gesù, che nel Natale si è fatto nostro compagno di viaggio, aiuti ciascuno di noi a riconoscere il dono di Dio e a condividerlo con la nostra premura e le nostre risorse.
Buon Natale
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